Liguri Apuani

liguri apuani
Ph. Chiara Paganini

“Dedico queste mie opere dal nome “Liguri Apuani” alle nostre radici terrestri e marine.
Ai nostri antenati che hanno vissuto, combattuto e difeso una lingua di terra, non definita dalle cartine geografiche
.
Che si estende dal mar Ligure all’Appennino Tosco Emiliano alle Alpi Apuane: i Liguri Apuani.

liguri apuani

Zappe, forconi, vanghe e pennati sono i protagonisti della parte terrestre della mostra.
Sono gli oggetti della tradizione contadina
 che da sempre sono presenti nelle mie opere.
Consumati dall’usura e dal tempo, passano da oggetto a soggetto, diventando i veri protagonisti della mostra.
Come una sorta di suggestione fanciullesca, le sculture diventano una compagine.

liguri apuani
Ph. Walter Bilotta

Alte, slanciate e fiere raccolgono l’essenza della tenacia del Ligure Apuano, fino ad evocare le statue stele della Lunigiana.
La parte marina della mostra è raccontata sulle tele dal mio mare verticale
.
Una sorta di extraterrestre primitivo, pescioide, con gambe e due bocche che si trasformano di volta in volta a seconda di quello che vogliono raccontare.
Questo mare verticale, che chiamo Forma da più di 20 anni, si muove nel tempo e nello spazio con me
.
E la sintesi del rapporto tra il territorio e chi lo abita.”

liguri apuani
Ph. Pietro Buffa

Liguri Apuani, la personale di Carlo Bacci a Tellaro

Nel mese di luglio all’oratorio In Selàa di Tellaro la mostra ‘Dei liguri apuani la forma’, personale dell’artista Carlo Bacci.
Sette sculture e otto dipinti che i visitatori hanno potuto visionare, all’inaugurazione è intervenuto in qualità di relatore Alessandro Brizzi.
La mostra è stata accompagnata da uno scritto di Marco Buticchi e uno di Angelo Tonelli.

“La ruggine è la prima cosa che si nota in molte opere di Carlo.
La ruggine è la prima cosa che si nota nell’incontrare un ligure.
Siamo gente schiva, non facile, forse anche diffidente e scontrosa. Eppure, se riesci a sorpassare quella coltre, ci apriamo come il più colorato e profumato dei fiori, regalando amicizie leali e indissolubili. Forse così è perché abbiamo imparato la vita costretti tra monti e mare, con le Apuane alle spalle che sembrano invalicabili baluardi e lo sconfinato orizzonte azzurro davanti che spinge a sognare. La visione onirica di Carlo si concretizza in forme sinuose, equilibrate, sensuali che profumano degli attimi della nostra quotidianità, immersi in questi scenari irripetibili. In ogni evocativo ricordo si respira un frammento, un colore, un oggetto della nostra bella terra. Forse proprio in questo sta la difficoltà dell’artista: trasformare la propria percezione in messaggio oggettivo, cancellando la Babele della singola intuizione per ridurre l’opera a linguaggio universale. Ecco che anche il ferro grezzo e rude si piega all’emozione della mente e assume dimensioni e forme. Sono forme salde come l’amicizia indissolubile della nostra gente, sono i ricordi ancestrali di chi ha precorso questo cammino, sono monti che si contrappongono all’infinito del mare.
Rude dolcezza, infine: è sufficiente guardare oltre la coltre di ruggine per assaporare il mondo.”

Marco Buticchi

liguri apuani
Ph. Chiara Paganini

“Apprezzo sentitamente la scelta di Carlo Bacci di dedicare nella splendida cornice dell’Oratorio ‘n Selaa di Tellaro, una mostra ai Liguri Apuani, sia per il richiamo a una dimensione arcaica dell’essere Ligures, e ai loro valori di orgoglio identitario e connessione con la Natura e i suoi ritmi e equilibri in una fase di preoccupante transizione della società a una forma di transumanesimo disanimante, sia perché i Ligures furono protagonisti di una gloriosa resistenza all’impero Romano, allo stesso modo che adesso siamo chiamati tutti a contrastare un ben più temibile e sottile Impero Globale che orwellianamente mira a insinuarsi anche nelle menti degli uomini e delle donne liberi attraverso massicce manipolazioni mediatiche.
Ho avuto modo di apprezzare la passione, talora il furor creativo di Carlo, fin dai primordi, quel suo ricavarsi con tenacia uno spazio ben definito nella Babele dell’arte figurativa contemporanea grazie a un saldo radicamento nella lezione di maestri come Picasso, Melotti, Chellida, metabolizzati con originalità, e all’ascolto della sua Musa interiore così abile a travasargli in colori, oggetti e forme intuizioni e guizzi subliminali folgoranti e significativi.
A proposito di forme, ho chiesto a Carlo di dirmi quale fosse il nucleo fondamentale del suo essere artista, e la sua risposta è stata appunto: la Forma. Con la F maiuscola, immagino.
Carlo ha identificato, a un certo punto del suo tragitto, la Forma che rispecchia la sua interiorità e il suo gesto, e ha proteicamente continuato a declinarla, Uno che si fa Molti, nello svariato, inesausto percorso della sua creatività, dalle rigorose geometrie metareali e sospese di tanti suoi quadri, che non disdegnano, accanto a anamorfosi fascinose e raffinate, digressioni ludiche e surreali, al solidificato rigore di sculture metalliche che si ergono a aggredire lo scorrere dissolutivo del tempo, o a quello minerale di installazioni in marmo, pietra e altro, quale Forma Golfo dei Poeti, che possiamo ammirare nella rotatoria sopra San Terenzo.
Ma torniamo ai Liguri Apuani, tradotti in grandi tele e sculture con volti di zappe, vanghe e forconi , che mi piace interpretare come custodi di un passato che può farci da guida, grazie a questa connessione con la Terra, con il Simbolo, con l’ecosophia naturale, per vivere il presente nell’armonia di ratio e anima, unica condizione per non creare un futuro individuale e collettivo distopico, sterile, disumano.
L’arte ha una grande responsabilità, in questi tempi.”

Angelo Tonelli

Dei Liguri Apuani La Forma a Carrara

liguri apuani

“Dei liguri apuani la Forma” è la personale di Carlo Bacci che è stata presente presso la Galleria Valeria Lattanzi e lo Spazio Amal’art per il Festival Con_Vivere a Carrara nel settembre 2021 dove il tema di quest’anno è: CURA.
La scelta di questa mostra è dettata dall’idea di prendere forza dalle proprie radici.
Per avere chiara la linea da seguire nella CURA di questo nostro territorio, così prezioso ed unico.

liguri apuani
Ph. Walter Bilotta

Melobox ha pubblicato un’Intervista a Carlo Bacci in occasione della Personale “Dei Liguri Apuani La Forma” a Carrara.

Il Forte Arte, Forte dei Marmi

Il Forte Arte
Forte dei marmi (LU)
Curatrice Patrizia Grigolini
Carlo Bacci presenta a “Il Forte Arte” le seguenti opere:
– Liguri Apuani
– Sedia Yellow frog
– Tavolo Corallo

Milano Design Week

Fuori Salone 2023 Milano Design Week
Brera Distric Crazy pizza
Pr Gaia Di Palma
Opere: Liguri Apuani – Sedia Yellow frog – Tavolo Corallo

Liguri Apuani al FourteenarTellaro

Carlo Bacci è stato presente al FourteenArTellaro, con le sue opere “Liguri Apuani” nel corso della rassegna Itai Doshin (diversi corpi stessa mente), curata da Guido Ferrari.

Translate »